Benvenuto in una delle capitali mondiali del vino: non è un modo di dire, è proprio un riconoscimento che Mendoza si è guadagnata dal 2005. D’altronde come poteva essere altrimenti dal momento che qui, nella regione del Malbec, si contano ben più di 1.200 cantine che producono più del 70% del totale dei rinomati vini argentini? E l’aspetto più importante è che una gran parte di queste aziende vitivinicole sono aperte al turismo per far conoscere la storia non solo del vino, ma anche dell’immigrazione, qui soprattutto, non a caso, piemontese. Quindi se stai pensando di viaggiare nei mesi che vanno da febbraio ad aprile, inserisci Mendoza nel tuo itinerario per partecipare o assistere alla vendemmia e a tutte le attività culturali ad essa connesse, come la Festa Nazionale della Vendemmia la prima settimana di Marzo.
A Mendoza non mancano poi certo meravigliosi sfondi naturali, primo fra tutti l’Aconcagua che con i suoi quasi 7.000 metri è la vetta più alta del mondo, escludendo ovviamente le montagne asiatiche. Fondata a metà del 500, purtroppo fu interamente distrutta dal terremoto del 1861 quindi è sicuramente la meno coloniale delle città argentine, ma si presenta con ampissimi viali alberati, sempre curiosamente affiancati da un sistema di canali per l’acqua in modo da rinfrescarne l’aria d’estate (a gennaio si arriva facilmente anche a 35 gradi).
Città molto amata dagli sportivi per lo sviluppo particolare che qui ha avuto lo sport – avventura: in inverno sci e snowboard (soprattutto a Las Lenas e Penitentes), in estate invece kayak e rafting lungo il canyon del Rio Atuel la fanno da padrone oltre a parapendio, deltaplano ecc.