A circa 45min dall’aeroporto internazionale di Ezeiza ecco Baires: la città si presenta in tutto il suo splendore riuscendo a fondere insieme classico e moderno. La prima sensazione che suscita Buenos Aires è “familiarità” e lo si capisce poi addentrandosi e scoprendo le sue strade, i suoi palazzi, i suoi quartieri. La storia e lo stile di ognuno è ben distinta ma, anche grazie all’enorme flusso migratorio proveniente dall’Europa, Buenos Aires è la città che, più di altre in Sudamerica, si avvicina al nostro “sentire”.
La prima tappa arrivando assonati da un lungo volo è sicuramente il Cafè Tortoni e gustare una colazione nel locale più antico della capitale ti farà immergere subito nella Buenos Aires più autentica e bohémien.
Dicevamo i quartieri: intorno alla zona del porto trovi La Boca che, proprio per la sua posizione, forse è il più “europeo”, anzi il più genovese! Qui trovi i più vecchi e autentici club di tango, qui tutto balla, anche i numerosi e colorati negozi di souvenir che costeggiano la strada; San Telmo è il “barrio” (quartiere) più antico della città ed è infatti famoso per i suoi negozi di antiquariato e il mercatino che ha il suo apice nella mattinata di domenica; Recoleta è una delle zone più eleganti: monumenti storici, istituzioni accademiche e musei ne fanno il centro culturale indiscusso, senza dimenticare il fascino del Cimitero Monumentale; non farti fuorviare dall’aria altezzosa dei begli appartamenti di Palermo: il quartiere è molto amichevole, molti i locali e ristorantini per un brunch all’aria aperta, bellissimo per una passeggiata nel grande Parco Tres de Febrero o per trascorrere una serata in allegria e tranquillità e senza dimenticare che qui ci sono il Museo Evita e il Malba (museo di arte latinoamericana) ; infine Puerto Madero, nuovissima area sul Rio de la Plata, è l’anima ultramoderna di Baires con grattacieli, alberghi e ristoranti lussuosi. Emozionante la scoperta poi di Plaza de Mayo, il cuore della città che non solo ospita la Casa Rosada e la Catedral Metropolitana, ma vide nel 1977 il coraggio di 14 madri con la testa avvolta in un fazzoletto bianco marciare pacificamente e silenziosamente attorno alla piazza e ancora oggi ricordano le conseguenze della dittatura militare con le foto di quelli che ancora sono “desaparecidos”.
Noi ti consigliamo di fare una visita della città con la nostra guida per capire come muoverti per poi tornare, in tuttaltralibertà, a ripercorrere i quartieri che più ti hanno affascinato.
Da Buenos Aires è consigliabile anche imbarcarsi con il buquebus per attraversare quel mare immenso che è il Rio de la Plata e ritrovarsi in Uruguay per visitare Montevideo o Colonia del Sacramento: ricordati che è fattibile anche solo in una giornata! Se poi vuoi provare a vivere un po’ lo spirito dei “gauchos”, puoi trascorrere una o più giornate in una vera “estancia”: sono fattorie, spesso in case di fine secolo, che oltre ad occuparsi di allevamento e coltivazione, ospitano i viaggiatori offrendo la disponibilità di cavalcare, passeggiare o semplicemente rilassarsi.
Prima di lasciare Buenos Aires non dimenticare di pianificare una serata per assistere ad uno spettacolo di tango: anche se non sei un appassionato, resterai coinvolto dalle musiche, dai colori e dal ritmo comprendendo come il tango non sia solo un ballo.