Nazca, con i suoi misteri e le sue meraviglie, è sicuramente uno dei luoghi più affascinanti da visitare quando si parte per un viaggio in Perù. L’estrema notorietà di questa pianura desertica del Sud America è dovuta principalmente alla presenza di oltre 800 geoglifi. Gli imponenti disegni sono costituiti da oltre 13 mila linee tracciate nel terreno e risalgono ad un periodo compreso fra il 300 d.C. e il 500 d.C. Questi complessi geometrici rappresentano principalmente figure di animali, piante ed esseri umani, ma anche labirinti e figure geometriche. Ancora oggi ci si interroga su quale sia il loro scopo e su come siano stati realizzati, date le dimensioni mastodontiche e l’estrema precisione con cui sono stati tracciati. Le prime informazioni che ci sono pervenute sui geoglifi risalgono al 1547, grazie a Pedro Cieza de Leon, conquistador e cronista spagnolo. Tra i vari studiosi che si sono interrogati sul loro scopo troviamo Maria Reiche, la quale ha interpretato le linee come un calendario astronomico. Altri sostengono che i disegni servissero come segnali per richiamare un’antica divinità degli indios dal cielo, Viracocha, noto anche come Quetzalcoatl. La natura quasi mistica di questi disegni, visibili nella loro interezza solo da grandi altezze, ha spinto moltissime persone ad intraprendere un viaggio in Perù, avendo la possibilità di effettuare un’escursione in queste aree desertiche a bordo di piccoli aerei da turismo. Tra i geoglifi più famosi ci sono certamente il colibrì, lungo 94 metri e largo 66 metri, ma anche il ragno, il primo ad essere stato scoperto, e l’astronauta. Proprio l’astronauta, così nominato per la forma anomala della testa, rappresenta il caso più ambiguo: alcuni lo considerano come una semplice figura umana stilizzata mentre per altri rappresenterebbe un alieno. La piana di Nazca è solo una delle straordinarie bellezze di questa terra ricca di cultura e misteri. Partire per un viaggio in Perù è il vostro sogno? Date un’occhiata alle nostre ispirazioni di viaggio!
