
Delle Galapagos potrei raccontarvi lo snorkeling tra leoni marini, tartarughe e squali. Potrei descrivervi un bimbo addormentato nella cesta delle arance che sua nonna vende al mercato di Otavalo. Potrei cercare di trasmettere l’incanto che si prova alla vista del vulcano Cotopaxi…ma il ricordo più dolce dell’Ecuador è Emily. Emily è una bellissima diciassettenne Karanki che vive nella comunità di Magdalena, una realtà patrocinata da Klein – Go Galapagos, e sostenuta anche attraverso i turisti che vi vengono ospitati. Emily vive a 3mila metri, alle falde del vulcano Imbabura, ed è orgogliosa di mostrarmi i ricami degli abiti tradizionali che ha imparato a realizzare da sua mamma, si infervora mentre mi spiega come fare “bene” la zuppa di quinoa e come tutte le ragazze del mondo ha dei sogni. Che nel suo caso sono studiare e aprire un ristorante. E mentre prende in braccio il suo gatto per farmelo accarezzare e mi offre il “canelazo” caldo, la serata trascorre in un lampo: Emily mi racconta i suoi progetti e io condivido con lei e la sua famiglia la mia vita. E al mattino, dopo la più ricca colazione che abbia mai mangiato, salgo sul bus con gli occhi umidi di nostalgia. Questo è viaggiare: essere felici di giocare nell’acqua con le otarie, essere affascinati dalla preparazione del cacao ma soprattutto entrare nelle storie di chi è diverso da te, per poter chiudere nel cuore quello che hai imparato.