Se state trascorrendo una vacanza in Cile e avete già visitato il Perù o viceversa, la regola numero 1 è MAI ma proprio MAI confessare di aver già bevuto il PISCO!
Partirà automaticamente un pistolotto dell’amico cileno (leggi peruviano) che vorrà convincervi che il Pisco è stato inventato in Cile (leggi Perù) e che mai e poi mai potete paragonare quello che avete assaggiato in Perù (leggi Cile) con quello che state bevendo ora!
Il Pisco è una grappa che si ricava dalla distillazione del vino e, come avrete capito, è bevanda nazionale sia in Cile sia in Perù. Ovviamente io non so chi lo abbia prodotto per primo e mi guardo bene dal prendere una posizione…certo è che Pisco è anche il nome di una graziosa cittadina peruviana che, oltre ad avere una certa importanza turistica grazie alle vicine Isole Ballestas, guarda caso è anche un importante centro vitivinicolo….ma ai cileni questo non basta certo per fermare le rivendicazioni sulla paternità del liquore e sottolineano che Pisco è solo una parola generica (come dire birra o vino). Io posso solo suggerirvi di assaggiarlo: liscio per assaporarne il bouquet (lo ordinate “trago corto”), con la coca-cola se vi piacciono i beveroni (piscola), non perdetevi il pisco-sour: buonissimo cocktail con aggiunta di lime…però,….datemi retta…in silenzio per non “scatenare l’ira” dei cileni (leggi peruviani).