15 milioni di anni l’età stimata, 40 gli anni passati senza pioggia, 0,8 mm la media annua delle precipitazioni: benvenuto nel Deserto di Atacama, il più arido e secco del mondo. E, aggiungiamo noi, quello con il cielo più azzurro e terso del mondo dal momento che, grazie alla corrente di Humboldt che rende l’aria fredda, è molto difficile che si formino le nuvole. San Pedro de Atacama è il piccolo paese a quasi 2.500 metri s.l.m., dominato dal vulcano Licancabur, in cui sostare almeno una giornata prima di partire per le varie escursioni, se non altro per iniziare ad abituarsi all’altitudine. Fu il centro di una cultura paleolitica i cui resti si possono vedere nel piccolo ma ben organizzato Museo Le Paige.
Imperdibile il Salar de Atacama e la laguna Chaxa, frequentata da molti fenicotteri rosa attirati qui dai gamberetti rosa: possibilmente programma questa visita nel pomeriggio in modo da proseguire per la Valle della Luna e godere del tramonto in un tripudio di colori. Bisogna invece alzarsi e partire molto presto al mattino per poter vedere i geyser del Tatio (4.300 m), visto che i vapori sono visibili prima del completo sorgere del sole; dopo una gustosa colazione sul posto, un bel bagno rigenerante e rilassante alle Terme di Puritama. Spesso i fenicotteri salgono a 4500 mt, alle Lagune Miscanti e Miniques, per poter stare ancora più tranquilli e poter godere anche loro della magia e della perfezione della natura. Da San Pedro è possibile continuare il viaggio verso altre suggestioni in Bolivia attraverso la frontiera di Hito Cajon o in Argentina attraverso il passo di Jama.