Cosa dire che già non si sappia di queste isole? Di origine vulcanica, a più di 1.000 km dalla costa dell’Ecuador nell’Oceano Pacifico, ecco le isole che tutti prima o poi abbiamo sognato di visitare: le Galàpagos. Quattordici isole principali, circondate da decine di isolette di piccolissime dimensioni sono già dal 1959 inserite e protette nel Parco Nazionale delle Galàpagos e successivamente dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Tutto il mondo ha temuto il disastro ambientale che avrebbe potuto causare la petroliera Jessica, perché queste isole sono quasi l’ultimo avamposto di un modo che non esiste più; un viaggio alle Galàpagos è un ritorno alle origini, la fauna e la flora sono rimaste praticamente immutate rispetto a come le scoprì Darwin nelle sue spedizioni.
Celeberrime per le tartarughe giganti, per le iguane terrestri e acquatiche, per le molte specie di uccelli come la bellissima Sula dalle zampe azzurre, i leoni marini, i pinguini, sono visitabili tutto l’anno anche se solitamente da ottobre a maggio la stagione è più calda e meno ventosa, ed è periodo di riproduzione di molti animali e di fioritura; per contro, quando le temperature si abbassano (giugno, luglio e agosto i mesi più “freddi”) le piogge sono più scarse. Gli amati del diving e dello snorkelling, non dimentichino che anche quando si parla di stagione con acque più calde, non siamo nel Mediterraneo né ai Caraibi…Le isole si possono conoscere solo attraverso escursioni organizzate con guide autorizzate, a parte alcuni brevi itinerari a piedi. E’ possibile prenotare una crociera che ti permette di ottimizzare i tempi (viaggi di notte e visiti di giorno) e di poter raggiungere anche le isole più distanti.
Chiedici informazioni perché l’offerta è vasta sia per il tipo di imbarcazioni (dalle più semplici alle più lussuose, dalle più piccole a quelle che ospitano anche 100 passeggeri) sia per il tipo di itinerario e durata (da 4 a 15 giorni). L’alternativa è pernottare in un hotel ed effettuare escursioni giornaliere. Non ci sono isole migliori o più belle, ognuna ha le proprie caratteristiche. Santa Cruz è l’isola più abitata, a Puerto Ayora è possibile soggiornare e approfittare delle spiagge di Tortuga Bay, magari per un bagno insieme alle otarie ed è il punto di arrivo e di partenza infatti si arriva qui dopo essere atterrati a Baltra; a Bartolomè si può godere del panorama sulla Baia Sullivan salendo la Cima delle Rocce abitata da pinguini, tartarughe, lucertole e squali (possibilità di diving); Rabida è famosa per la sabbia rossa e le sule dalle zampe azzurre; Isabela ha diversi vulcani (il più famoso è Santo Tomas nella zona sud), le tartarughe giganti, iguane marine ed è possibile pernottare a Puerto Villamil; Santiago è piena di grotte marine che sono la casa delle foche; a Fernandina, oltre agli animali, sono più visibili le tracce delle ultime attività vulcaniche; Seymour North ricchissima di uccelli (anche qui c’è un hotel) ; a Santa Fè trovi i fichi d’india giganti; Floreana è l’isola delle mangrovie e dei fenicotteri rosa; a San Cristobal è possibile pernottare a Puerto Baquerizo Moreno e sull’isoletta di Isla Los lobos vive una grande colonia di leoni marini ; Espanola è la sabbia bianca di Gardner Baye ci vivono molti albatros, pellicani e sule; Genovesa paradiso degli ornitologi.