“…Paese capace di trasformare utopie altrui in realtà. Parafrasando Albert Einstein si potrebbe dire: tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva un costaricense che non lo sa e la fa”. E arrivare così alla fiduciosa conclusione: “Più che un Paese, il Costa Rica è una speranza”.
(Costa Rica. Il paese più felice del mondo di Bepi Costantino)
SAN JOSE: In uno stato grande circa due volte la Sicilia, anche la sua capitale non è ovviamente una metropoli: San Josè conta poco più di 200.000 abitanti. Piccola ma cosmopolita, moderna e piena di negozi, grandi magazzini e fast food, tanto da farla sembrare una piccola città statunitense. La città non è famosa per la sua bellezza ma vanta diversi interessanti musei e parchi, ed è soprattutto un punto di partenza strategico trovandosi praticamente nel bel mezzo del paese. A fianco di Plaza de la Cultura, nel pieno centro, si trovano il Museo Homenaje Joaquín García Monge che ospita mostre temporanee di artisti del centroamerica e il Museo de Oro che invece espone per lo più oggetti d’oro di arte precolombina. Molto particolare è invece il Museo de Jade ovvero delle Giade, dove si ammira una incredibile collezione di oggetti e gioielli in giada. Solitamente nella visita della città è sempre inclusa una sosta al Teatro Nacional, edificio storico di grande interesse. Il resto del tempo a disposizione puoi trascorrerlo passeggiando al grande Parco de La Sabana oppure facendo acquisti nella Avenida Central, sia nei negozi che al Mercato Central. San José sorge su un altopiano a poco più di 1.100 metri sul livello del mare e vanta un clima gradevole, ma attenzione perché le piogge sono abbondanti, soprattutto da maggio a ottobre: sono acquazzoni, vanno e vengono ma è meglio essere attrezzati! Una curiosità: San José fu la terza città al mondo ad essere stata illuminata con l’energia elettrica.
PARCO NAZIONALE DEL VULCANO IRAZU’: dicevamo che San José è un punto di partenza strategico per diverse escursioni, infatti sono molti i Parchi raggiungibili in giornata e tra questi segnaliamo il Parco Nazionale del Vulcano Irazu, che dista circa 50 km dalla capitale. Il vulcano è fra i più attivi del paese e, grazie a questo, ha reso molto fertile la regione, tanto da essere oggi molto densamente popolata. Il Parco è raggiungibile anche in bus, ma se ci vai in auto puoi proseguire fino al cratere Diego de la Haya dove puoi ammirare, oltre alla laguna verde, anche l’Oceano Pacifico e quello Atlantico, tempo permettendo!
PARCO NAZIONALE VULCANO POAS: anche questo parco dista solo 65 km dalla capitale. Il vulcano Poas, come altri in Costarica, è uno “stratovulcano” cioè ha eruzioni e magma di tipi differenti (anche l’Etna, lo Stromboli e il Vesuvio, solo per curiosità, lo sono!) ed è ancora attivo. Vicino al cratere, raggiungibile con una comoda strada asfaltata, si può visitare il Centro Visitatori (accessibile ai disabili) per conoscere la storia del vulcano e poi, in appena una decina di minuti, raggiungere il cratere principale. Vicino al Parco Nazionale del Vulcano Poás si trovano anche le cascate La Paz e ti puoi fermare al rientro per visitare il paesino caratteristico di Sarchi.
PARCO NAZIONALE CHIRRIPO: come da altre molte vette del Costarica, essere in cima ai 3.820 metri del Cerro Chirripò in una giornata limpida, significa poter vedere i due oceani. Questo parco è molto visitato grazie anche alla possibilità di avvistare, oltre ad anfibi e rettili, scimmie, tapiri e giaguari. Dista soli 80 km dalla capitale e devi sapere che il trekking per raggiungere la vetta è abbastanza impegnativo: il percorso è ben tratteggiato ma necessita di una buona preparazione fisica (e attenzione: serve un permesso da richiedere all’Ufficio Parco Nazionale a San Gerardo).
PARCO NAZIONALE BRAULIO CARRILLO: raggiungibile partendo dalla capitale e percorrendo per circa 20 km l’autostrada Guapiles, che taglia in due parti il parco e consente di avere una vista septtacolare del paesaggio. Il Parco è uno dei più estesi del paese ma anche il meno famoso e quindi meno frequentato: ci sono moltissimi sentieri da percorrere in tutta tranquillità in mezzo ad una natura rigogliosissima e a molte specie di orchidee.
PARCO NAZIONALE TORTUGUERO: a nord di Limon, sulla costa atlantica, ecco il Parco Tortuguero che, come si intuisce dal nome, è famoso per le tartarughe marine che qui vengono a riprodursi grazie alla sabbia che, essendo di origine vulcanica, è calda. Arrivare al Parco non è possibile via terra, si deve raggiungere ad esempio La Pavona, Caño Blanco o Cariari (4 ore circa dalla capitale) per poi imbarcarsi e navigare trai i canali per circa 1 – 2 ore, avvistando già moltissimi animali (coccodrilli, uccelli ecc) fino a Tortuguero. Si può anche affittare una canoa per proprio conto ma bisogna fare attenzione, i canali sono tanti e perdersi non è difficile. Con grandi cautele e precauzioni per non spaventarle, è possibile avvicinarsi sulla spiaggia per vedere le tartarughe: non abbiamo ancora un calendario preciso, ma di solito depongono le uova tra aprile e ottobre e, dopo circa 2 mesi, i piccoli che riescono a schivare i pericoli naturali come gli avvoltoi, si avvieranno verso il mare. Lì vicino non dimenticate di prevedere una tappa a Sarapiqui, centro delle piantagioni di banane e ananas che si possono visitare anche in bici o a cavallo.
PARCO NAZIONALE DI CAHUITA: sempre prendendo l’autostrada Guapiles ma distante più di 200 km dalla capitale: bisogna viaggiare fino a Cahuita e proseguire poi fino a Puerto Vargas, dove si trova l’ingresso del parco. E’ essenzialmente un parco marino, infatti è stato costituito soprattutto per preservarne la barriera corallina ed è quindi il paradiso dei sub ma non solo, anche chi nuota con una semplice maschera potrà capire la ricchezza di questi fondali: pesci pappagallo, barracuda, mante, squali, tartarughe ecc. Curiosità: nelle vicinanze del parco c’è lo Sloth Sanctuary: l’orfanotrofio dei piccoli bradipi!
PARCO NAZIONALE ARENAL: dei 116 vulcani presenti in Costa Rica, l’Arenal è senza dubbio il più conosciuto, forse per il suo cono perfetto o forse per la sua aria minacciosa…infatti non è possibile raggiungerne la cima, ma solo ammirarlo a distanza: è ancora attivo e, se si è fortunati, si può vederne l’eruzione di fiumi di lava rossa. Oltre ad attrazioni sportive un po’ particolari (dal classico rafting o passeggiate a cavallo si arriva allo sky trek, cioè voli sospesi appesi ad un filo), nella zona di La Fortuna ci sono diverse strutture termali e si può approfittarne per un po’ di relax. Curiosità: tra le numerose esperienze offerte a La Fortuna, una è particolarmente “dolce”: due ore in cui si impara tutto sul cioccolato, la sua storia e l’origine, il processo di produzione…e ovviamente assaggi finali! Distanza da San Josè circa 130 km.
PARCO NAZIONALE SANTA ROSA: ci spostiamo sull’Oceano Pacifico a nord-ovest e ci troviamo in una foresta tropicale secca dove, tra differenti ecosistemi, convivono giaguari, bradipi, scimmie e procioni, più di 3000 specie di farfalle, rettili e anfibi. Da San José puoi raggiungere questa zona anche in aereo, atterrando a Liberia. A poco più di un’ora di viaggio, trovi tutta la costa del Guanacaste, spiagge bellissime e clima secco: il Golfo de Papagayo e più a sud la Penisola di Nicoya con Tamarido , Potrero, Flamingo (famosa anche per la pesca d’altura tra novembre e aprile). Nelle vicinanze troverai non solo altre spiagge come Playa Grande e Playa Langosta, conosciutissime tra i surfisti, ma anche il parco marino Las Baulas, regno delle tartarughe liuto, il Congo Trail Canopy, per gli appassionati di itinerari “particolari” e il Garre de Leon per sportivi meno spericolati come i golfisti. Sempre nella zona del Guanacaste, vi segnaliamo l’oasi faunistica di Bahia Junquillal, una piccola oasi dove spicca la lunghissima spiaggia omonima.
PARCO NAZIONALE MANUEL ANTONIO: costa Pacifica, 160 km da San Josè: sei al parco Manuel Antonio, forse uno dei più conosciuti e frequentati perché, oltre a vedere bradipi, pellicani, iguane, tucani, scimmie (urlatrici e cappuccine), ci sono meravigliose spiagge bianche dove potrete rilassarvi se state attenti alle iguane…sono bestiolone tranquille, ma se avete intenzione di mangiarvi un biscotto, non ci pensano due volte ad avvicinarsi per rubarvelo! Si può pernottare nel paesino di Manuel Antonio che è veramente vicino all’ingresso del parco e quindi alle spiagge.
PARCO NAZIONALE DEL CORCOVADO: nella parte sud ovest del paese, questo parco occupa quasi interamente la Peninsula de Osa ed è talmente poco frequentato a causa della posizione un po’ scomoda, da aver mantenuto una biodiversità forse unica al mondo. Raggiungibile da San Josè con un volo per Palma Sur, è possibile arrivarci in auto (durata del viaggio circa 4 ore) o in bus ma con un viaggio di 6 ore. E’ visitabile soltanto a piedi ed è obbligatorio prenotare la visita. Se ti fermi a Sierpe per raggiungere il Parco, ti segnaliamo l’escursione a Cano Island, bellissima giornata da passare in mare se sei un sub ma anche semplicemente se usi la maschera: ci si imbarca a Sierpe e si naviga lungo l’omonimo fiume, avvistando coccodrilli, uccelli, scimmie prima di lasciare il delta del Sierpe e uscire in mare aperto.
L’ISOLA DI COCCO: ci si arriva solo via mare, partendo da Puntarenas con un traghetto che impiega circa 35 ore di navigazione ed è considerata, per darti subito un’idea, la Galapagos del Costa Rica. Patrimonio Naturale dell’Umanità, nel mezzo dell’Oceano Pacifico è così ben isolata da aver mantenuto intatto il suo aspetto aspro, ricco il suo mare e incontaminato tutto il territorio. A parte i rangers, l’isola è disabitata ed è il sogno di tutti i sub del mondo: ricordati però che qui sei nel mezzo dell’Oceano che, notoriamente, ha di pacifico solo il nome. Chi passa quasi due giorni in nave per arrivare sull’isola ha in testa solo di tuffarsi nelle acque di questa che è soprannominata anche Shark Island per ammirare squali martello, squali dalla pinna d’argento e dalla pinna bianca, pesci rana, mante, murene, tartarughe, delfini, pesci tropicali di oltre 200 specie ma soprattutto squali balena.